Rete delle scuole polo

Il ben-essere scolastico attraverso la ricchezza del quotidiano.
Per una progettualità non più solo straordinaria ed occasionale

Scuola secondaria di I° grado "Gaetano Salvemini" di Andria

Scuola polo: scuola secondaria di I° grado "Gaetano Salvemini" di Andria

L’esperienza che vede protagonista di coordinamento la scuola polo “G. Salvemini” di Andria prende spunto e suggestione da una fiaba che segna l’ouverture progettuale:

C’era una volta… un cuoco che va in giro per i paesi della contea a insegnare ricette di piatti saporiti. È un cuoco famoso per una polvere magica che rende squisiti i suoi piatti. Ogni paese aspetta con trepidazione e curiosità la sua venuta, sicuri di imparare qualcosa di nuovo. È infatti molto creativo e sa bene utilizzare le diverse risorse dei diversi luoghi. Nei paesi dei pescatori insegna a pescare e a cucinare il pesce, nel paese dei cacciatori a cacciare e a cucinare la carne, nel paese di agricoltori a coltivare la terra e a cucinare le verdure. Un giorno arriva in un paese molto povero, dove decide di insegnare la ricetta del minestrone. Va nella piazza del paese con la sua grande pentola dove mette l’acqua, un po’ di sale e la sua polvere d’oro, ingrediente magico che rende squisiti i suoi piatti. Dopo un po’ l’assaggia e dice, come tra sé e sé, che mancherebbe una cipolla. Subito uno che ha sentito corre a casa sua per prendere una cipolla. Arrivata la cipolla il cuoco la mette nella pentola. Dopo un po’ assaggia nuovamente e dice “ uhm mancherebbe una patata “. Chi ha sentito si precipita a prendere una patata che lui mette nella pentola. Dopo un po’ assaggia di nuovo e dice “ uhm mancherebbe una carota “ e chi sente è ben felice di contribuire con la sua carota. Poi man mano si accorge che manca un peperone, una zucchina, un po’ di prezzemolo, uno spicchio d’aglio, e così via sino a quando è soddisfatto del sapore del minestrone. È proprio squisito. Gli abitanti lo gustano e ognuno dice che non aveva mai mangiato un minestrone così buono, tutto merito della polvere magica del cuoco.
Lui invece sa che il merito è un altro. Ma questo è il suo segreto.

Solidarietà, spirito critico, educazione alla cittadinanza e partecipazione democratica sono gli ideali che ispirano l’intero percorso progettuale della cordata delle scuole coordinata dalla scuola Salvemini di Andria, si rivelano infatti steps fondamentali affinché si verifichino le condizioni favorevoli per la crescita e lo sviluppo della persona, in stretta connessione con quel vissuto emozionale ed esperienziale che proviene dal mondo scolastico, ma soprattutto promuovendo quelle azioni utili a far sì che la persona abbia ben evidenti le proprie potenzialità e apprenda modalità strategiche per far fronte ai propri bisogni. Il progetto si propone di far crescere la comunità “scuola” con la condivisione da parte dei soggetti coinvolti degli obiettivi generali e con l’offerta, in qualità di Istituto Polo, di formazione, tutoraggio, raccolta ed elaborazione di materiali, documentazione e divulgazione di tematiche sulla promozione della salute in modo che la crescita di ciascuna istituzione scolastica coinvolta nel progetto avvenga attraverso le attività che essa svilupperà in relazione ad obiettivi specifici.

Dirigente Scolastico: Preside Prof. Salvatore MATTANA
Docenti referenti per l'educazione alla salute: Prof.ssa TANDOLO e Prof. Antonio Quacquarelli

 

Indice:

Gli obiettivi perseguiti

Le azioni

La metodologia

Gli elementi propulsivi

Le zone d'ombra

Le parole chiave

 

I professori referenti del progetto

Gli obiettivi perseguiti

Gli obiettivi trasversali:

- Scoperta e potenziamento delle singole individualità.

- Valorizzare la ricchezza e l’unicità della progettualità dell' altro.

- Passare da una logica progettuale individuale e occasionale ad una esaltazione del collettivo e dell' ordinario.

- Promuovere la diffusione del concetto dello star bene e di cultura della vita.

- Concorrere alla formazione e potenziamento delle competenze e della professionalità in essere per una promozione stabile del ben-essere.

- Ottimizzare i canali della comunicazione e dell’interagire dei docenti, alunni, genitori, operatori dell’extra scuola.

- Concorrere alla soddisfazione dei bisogni non materiali che investono la sfera della qualità della vita individuale e collettiva: bisogni di comunicazione interpersonale significativa, di autorealizzazione, di tempo libero non alienante, di cultura e formazione.

- Individuare e mettere in gioco le principali life skills - risorse nei soggetti protagonisti della progettualità per ogni ordine di scuola.

- Promuovere una comunicazione efficace utile al funzionamento del lavoro di gruppo per l’assunzione consapevole di compiti e obiettivi comuni.

- Privilegiare nelle progettualità le relazioni interpersonali che portino gli individui ad essere assertivi, sapendo gestire il conflitto cognitivo, riconoscendo diritti e doveri in modo da creare e mantenere relazioni significative, fondamentali per il benessere psico-sociale.

- Offrire spazi fisici all’interno del territorio, dove si possa essere protagonisti della propria storia e promotori di socialità.

- Lavorare in sinergia tra scuola ed exstrascuola per rendere accessibile la città, il territorio ai suoi abitanti più giovani.

I servizi alle scuole:
- supportando i C.I.C. esistenti e stimolandone la costituzione nelle scuole in cui non esistono;
- raccogliendo dati e monitorando continuamente il progetto;
- favorendo la buona relazione tra studenti e docenti;
- orientando verso ambiti e competenze dell’extrascuola (medicina, servizi sociali, associazionismo, forze dell’ordine, ecc.)

I servizi alle famiglie:
- favorendo l’acquisizione di un linguaggio comune e condiviso su cui fondare la conoscenza reciproca genitori-docenti, genitori-figli;
- insegnando a riconoscere il disagio sociale, le sue manifestazioni, gli indicatori e gli strumenti di analisi applicabili nella scuola;
- analizzando le risorse del territorio e coordinandole fra esse;
- costituendo gruppi di lavoro operativi sul territorio.

I servizi alla comunità:
- educazione alimentare per contrastare errati stili alimentari che vedono il diffondersi, tra i bambini e i giovani, obesità, ipertensione, diabete ecc. e prevenire la dipendenza da sostanze (alcool, fumo, droghe).

I servizi ai docenti:
- offrendo una formazione che consentisse loro di sostenere la continua e ossessiva domanda da parte della società di competenze sempre più particolari, specialistiche e nuove per affrontare e risolvere non tanto i problemi della scuola, quanto quelli della stessa società e superare la “disistima sociale” di cui sono oggetto, a livello sia civile che politico;
- facendoli interagire con altre realtà educative del territorio, capaci di fornire competenze, supporto, collaborazione in vista degli stessi obiettivi.

Gli obiettivi specifici:

Per la scuola primaria:
- Istituzionalizzare momenti e spazi destinati a riconoscere e raccontare emozioni, disagi e bisogni e a promuovere la capacità di ascolto.
- Istituzionalizzare tempi e spazi per educare alla discussione; per educare ed autogestire momenti assembleari.

Per la scuola secondaria di primo grado:
- Istituzionalizzare assemblee mensili di classe con la presenza del docente coordinatore.
- Promuovere percorsi relativi alla salute delle relazioni (ecologia della classe e della scuola).
- Promuovere percorsi e interventi per la prevenzione dei comportamenti a rischio.
- Promuovere percorsi e interventi sulla gestione dei conflitti, mediante la presenza di mediatori scolastici.
- Attivare sportelli di consulenza.

Per la scuola secondaria di secondo grado:
- Inventare nuove forme di partecipazione alla gestione della singola scuola, rivedendo il ruolo dei rappresentanti di classe e d’istituto e delle relative assemblee di classe e d’istituto.

Gli obiettivi indicati sono stati in maggior parte raggiunti.

Le azioni

Assi prioritari di intervento: legalità, alimentazione,educazione socio-affettiva, educazione ambientale.

- Il team della scuola polo ha proposto i temi/obiettivi specifici: disturbi dell’apprendimento per la scuola primaria, socio-affettività, per la scuola secondaria di primo grado si è puntato sulla relazione,mentre per la scuola secondaria di secondo grado il tema principe è stato quello della partecipazione democratica e della gestione della leadership nel gruppo.

- Creazione di uno sportello di ascolto sulle tematiche dell’educazione alimentare e sullo sviluppo corporeo rivolti agli alunni, ai docenti e ai genitori delle scuole superiori e medie. Si è trattato di un punto qualificante del progetto, in quanto ha promosso la rivalutazione del ruolo dei referenti scolastici alla salute, capaci di intervenire e rispondere alle esigenze di docenti, alunni e genitori grazie alla "mappa" delle collaborazioni e delle professionalità da loro abilmente costruita.

- Ideazione di laboratori di riflessione su tematiche socio- ambientali: conferenze/incontri con esponenti e testimonial esterni

- Il monitoraggio con azioni di sistema (osservazione diretta, contatto indiretto, raccolta dati in itinere, individuazione di situazioni critiche, restituzione dei dati raccolti) è stato regolare in modo da dare a tutti la possibilità di soddisfare le esigenze emergenti, per rendere efficace ogni azione delle scuole in rete.

- Si è favorita la divulgazione a vari livelli (sul territorio, nel circuito di rete, nel circuito istituzionale) delle iniziative e dei progetti delle varie scuole.

La metodologia

Per ogni scuola si è costituito un sottoteam con:
- il docente coordinatore;
- un docente della scuola dell' infanzia di Spinazzola;
- due docenti della scuola primaria, uno di Andria e uno di Bisceglie;
- due docenti della scuola secondaria di primo grado, uno di Trani e uno di Canosa;
- due docenti della scuola secondaria di secondo grado, uno di Barletta e uno di Minervino;
- si sono costituiti un Comitato Genitori in ogni singola scuola di ogni ordine e grado delle sette città ed un Comitato Cittadino Genitori per ognuna delle sette città.

Sono stati attivati processi di scambio e di condivisione, sia in fase progettuale, sia in fase di divulgazione di esperienze, creando una rete tra realtà che senza questo progetto non si sarebbero mai incontrate. La comunicazione è stata supportata anche della tecnologia che ha consentito il superamento delle possibili resistenze a mettersi in relazione in una dislocazione spaziale così ampia comunicativa, in cui scambio e confronto producono complessità e riduzione delle barriere. L’utilizzo di metodologie attive quali la simulazione nell’ambito della formazione genitori si è rivelata un’ottima modalità di aggregazione e di comprensione delle dinamiche comunicative nei centri di ascolto attivati presso le scuole.

Gli elementi propulsivi

Finalità primaria del progetto è stata quella di fornire pronta e immediata risposta ai bisogni di "salute" della scuola attraverso un’indagine conoscitiva sul territorio dei sette comuni rispetto alle tematiche prese in esame, elaborando una banca dati in cui inserire:
- elenco dei progetti di educazione alla salute, in fase di realizzazione;
- nominativi dei docenti referenti alla salute o funzione strumentale (area studenti - genitori) di ogni singola scuola;
- elenco dei C.I.C. e di aule d’ascolto presenti operativamente sul territorio;
- elenco di progetti per genitori in fase di attuazione nelle singole scuole;
- elenco delle ultime proposte formative per docenti, su tematiche riguardanti: strategie metodologiche - didattiche, la comunicazione, la conduzione di gruppi, le relazioni interpersonali, le dinamiche di crescita dall’infanzia all’adolescenza;
- elenco delle agenzie formative presenti sul territorio e di quelle contattate dalle singole scuole;
- elenco dei soggetti coinvolti nella realizzazione dei progetti, appartenenti al mondo dell'extrascuola.

Le zone d’ombra

Il coinvolgimento dei genitori nelle attività di formazione e programmazione non è stato alto. Inoltre, il progetto ha comportato in tutte le sue fasi un sovraccarico pesante sia sui docenti coinvolti sia sulle strutture scolastiche. Un "superlavoro" a cui si è sopperito solo grazie alla profonda motivazione dei professori. Infine, il progetto è stato elaborato e realizzato in concomitanza con un numero elevato di altri progetti scolastici: ciò ha prodotto una specie di "inflazione" progettuale che ha rischiato di sminuire il valore dell'obiettivo salute e limitare le risorse disponibili.

Le parole chiave dell'esperienza: soddisfazione, fatica, fiducia

Nonostante la difficoltà organizzative e realizzative del progetto, la soddisfazione di tutti gli attori coinvolti è stata grande, soprattutto in relazione all'alto livello di interazione e concertazione messo in atto all'interno della scuola, tra docenti e alunni, e all'esterno, tra l'istituto e le altre organizzazioni del territorio. Ciò lascia ben sperare per il futuro, nella convinzione che quello dell'educazione alla salute sia un tema meritevole di un approccio non accasionale o semplicemente scolastico, ma che, invece, debba coinvolgere, in forme sempre più partecipative, l'intera cittadinanza.